Nadia Anjuman: pensieri e parole

E’ morta a soli 25 anni

Nadia

Succedono delle cose nel mondo che non riesci a spiegarti, non puoi capire, allora non ti resta che documentarti in rete.

Così iniziava il mio post sul Forum dove volevo commentare la notizia…

Volevo conoscere meglio il suo stile e la sua vita e cercare di trovare in rete alcune poesie scritte da lei.

In questo stesso Blog mi contatta georgiamada segnalandomi la traduzione della Biografia e di Vento d’Oriente.

Georgiamada stessa ha una sezione dedicata a Nadia Anjuman, la poetessa uccisa dal marito per la stesura di un libro di poesie, che parla d’amore, Gul-e-dodi’ (Fiore rosso scuro). Lei era madre di una bimba di sei mesi.

Eccovi la sua Biografia:

Nacqui a Harat negli anni più agghiaccianti della rivoluzione; portai a termine i miei studi in anticipo, di due anni, nella scuola superiore “Mahbubeh haravi”. Attualmente frequento il secondo anno della facoltà di Letterature e Scienze Umanistiche dell’Università di Harat. Da quando ho memoria di me so di aver amato la poesia. L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavità dell’era dei Talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia. Il sostegno dei miei amici e di coloro che condividevano i miei stessi orizzonti mi hanno permesso di continuare su questo sentiero, ma… ahimé… tuttora, ogniqualvolta che compongo un nuovo passo, sento il tremore della mia penna e con essa trema anche la mia anima. Forse perchè non mi sento indenne, temo ancora di sdrucciolarmi lungo il percorso; è difficile la strada che ho davanti a me… ed i miei passi non sono ancora, abbastanza, fermi.

Tratta sempre da Vento d’Oriente

Che cosa dovremmo commentare? Il mio pensiero oggi va al mondo in generale ed alla situazione in cui siamo messi.

Un post recita: Maschi, spiegatecelo, perchè uccidete le donne?

Maschi, spiegatecelo, perchè uccidete le donne? Nei giorni scorsi una ricerca del Consiglio d ’Europa ha evidenziato un dato choc: la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza di mariti, amanti, padri, fratelli.
Prima delle malattie, degli incidenti, delle calamità, delle guerre.

Nel mondo in generale, così come negli …sviluppati“ paesi europei.
Com ’è possibile?
Perchè avviene?

Questo si che è un bel dato vero?

Analizzando la situazione del nostro stesso paese, la bella Italia, un paese democratico, possiamo affermare che anche qui la situazione non è delle migliori.

Le donne non hanno voce politica e non sono considerate minimamente. Attualmente come sono messe le cose noi non viviamo in un paese dove l ’espressione politica del Parlamento è l ’espressione del popolo Italiano, ma solo di un 50%.

Non vi rendete conto che la maggior parte di loro per essere considerate cerca di avvicinarsi a comportamenti maschili perdendo la bellissima femminilità e dignita che le rende così affascinanti?

Ed allora, nel 2005, è possibile che ancora siamo così indietro e che nessuno si muova per far si che le cose cambino?

Quante Nadia Anjuman dovranno morire, quante donne devono ancora subire questa situazione?

Quando ci solleviamo questa maschera di menefreghismo che è comune nel popolo Italiano?


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2 Comments »

  1. ha detto:

    grazie dell’informazione su questa donna poetessa.

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