Thailandia: stato di emergenza

Due anni fa c’è stato il Golpe in Thai contro il governo di Thaksin Shinawatra.

In questo periodo c’è uno stato di Emergenza.

Andrez, nel Forum gt, dichiara:

“Le recenti manifestazioni anti-governative in Thailandia (grida, rumori, slogan, blocchi stradali e aeroportuali in diverse città) appaiono come un chiaro segnale lanciato dal Re e dalla maggioranza del Potere Militare fedele al Re tramite i manifestanti, e segue il conflitto sociale e culturale che attraversa in modo orizzontale la nazione: da un lato la classe imprenditoriale urbana, fatta di imprenditori e commercianti aperti al business e all’occidentalizzazione, dall’altra intellettuali e contadini, artigiani ed anche imprenditori legati alle tradizioni ed alla Nazione Thai ed al Re.
L’Alleanza del Popolo per la Democrazia, espressione dei ceti urbani legati alla tradizione Thai ed al Re, non hanno mai accettato l’ascesa politica del tycoon ed ex leader della nazione Thaksin Shinawatra ottenuta con propagande massicce televisive, (possiede 3 canali TV) e dimesso con un golpe nel 2006 dopo la conferma di sue enormi scorrettezze tra le quali quella che viene definita la vendita di una parte della Thailandia a Singapore. Thaksin attualmente vive un esilio dorato nel Regno Unito ma è servilmente seguito dal premier in carica, Samak Sundaravej, ritenuto un “fantoccio” nelle mani di Thaksin; uno dei suoi più forti intenti è difatti quello di bloccare i processi per corruzione in corso contro Thaksin.

Samak è in carica dal febbraio 2008, quando ha assunto il potere dopo regolari elezioni vinte con massicce campagne delle TV di Thaksin, ed è a capo di una coalizione nata dalle ceneri del partito “Thai rak Thai”, creato anni prima da Thaksin e poi dichiarato illegale, di cui ha sostanzialmente ereditato il corpo elettorale e il carattere populista.”

Jioda ci informa inoltre:
“L’esercito e la polizia non sono mai intervenuti direttamente contro la folla ( ovviamente hanno continuato a fare il lavoro di sorveglianza con controlli e perquisizioni ), tantoche’ la polizia gira in Bangkok solo armata di manganelli e senza armi da fuoco.

Dopo le vane richieste di dimissione del primo ministro, oggi e’ stato proposto al governo di organizzare un referendum popolare, da farsi entro 30 giorni dall’appovazione delle camere, per chiedere ai Thai se vogliono continuare con questo governo o meno.”

Etribuna:

“Dall ’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese in Italia arrivano gli ultimi aggiornamenti sull ’attuale situazione in Thailandia a seguito delle manifestazioni e degli scioperi che hanno visto una temporanea interruzione di servizi in alcune zone del Paese.

“Al momento non sussistono rischi per i turisti presenti nel Paese, dove il funzionamento in condizioni di normalità di tutti gli scali aeroportuali permette lo svolgersi regolare delle attività programmate.”

🙂


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