110 ITALIANI indagati per Pedofilia Online su fatti in Thailandia
Ecco l’articolo su Repubblica.
Oltre al professore fermato a Fiumicino, tra loro ci sono anche professionisti e dirigenti di azienda: 16 sono residenti in Sicilia, 12 in Campania, 11 in Lombardia, 12 in Toscana, 11 in Emilia Romagna, 9 in Veneto, 6 in Liguria, 5 in Friuli, 5 in Calabria, 4 nel Lazio, 4 in Piemonte, 4 in Abruzzo, 4 nelle Marche, 2 in Puglia, 2 in Sardegna, 2 in Basilicata, e 1 in Trentino.
Le indagini dell’operazione “Thai” (fatta dagli investigatori del Nit – Nucleo investigativo telematico) sono state avviate dopo una serie di denunce dell’associazione Telefono arcobaleno.
Che li prendano tutti e buttino le chiavi.
Non è la Thailandia che è cattiva, sono gli Italiani, in questo caso 🙂
Ogni volta che ne parlo con qualcuno sembra che sia la Thailandia la parte nera di questa orrenda medaglia, invece no.
Non sono i Thailandesi i Pedofili in tutti i vari casi che ho letto, ma sempre Occidentali, di cui molti Italiani.
In THAILANDIA è pieno di PEDOFILI?
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ti quoto in pieno! Ci mancherebbe che si accusi un popolo di essere pedofilo, si tratta di persone, non malate coem dicono alcuni, ma senza cuore e rispetto per la vita, buttarli in galera a vita sarebbe la cosa migliore, sperando magari che vengano messi nelle stesse celle dei detenuti normali!
Caro Giorgio
Mi trovi assolutamente d’accordo sono 6 anni che vivo in Thailandia e mi batto facendo campagne anti-pedofilia, per dare un immagine veritiera di questo meraviglioso popolo….Noi occidentali siamo alla ricerca di forti emozioni alle spese dell’ignoranza e poverta’ ! ma finalmente si stanno ribellando, con una politica forte e chiara!
Ogni abuso costera’ 22 anni di galera!
Speriamo che sia un deterrente e la gente cominci a rispettare cio’ che per loro sembra un “normale” divertimento, anziche’ ricordare che si tratta di un orrenda azione contro persone innocenti
Ilan da Bangkok
è gente malataaaaaaaaaaaa